domenica 6 gennaio 2013

SCOPerte

Quel senso di apatia, che ti repelle.
Come sei arrivata a questo punto? Forse hai risucchiato quello che non ti apparteneva, che non ti è mai appartenuto. E tu che pensavi di esserti presa solo l'orgasmo.
Cazzo, ne è passato di tempo. Eppure la notte, sì, proprio LA notte. Quella che ti fa sentire nuda, vulnerabile, ti dice quale sia la verità.
Lo senti ancora dentro, tra le gambe. Vorresti fosse ancora lì.
Non sei innamorata, non lo sei stata.
Certezza numero uno.

Hai imparato a darti. Non lo avevi mai fatto. Forse, dentro te, ti stai ancora chiedendo se sia stata la scelta giusta.
Ma questa domanda non riesci a sentirla. Da dove viene? Sembra quasi una eco sbiadita di quella che eri.
Usi verbi al passato? Cos'è, il sesso cambia così profondamente, velocemente, radicalmente?
Forse sì.
Ma infondo, cosa importa? Cosa importa della risposta? E' un passato che non ritorna.
Certezza numero due.

Allora vivi. Continui a farlo. Non come prima, però. Qualcosa è cambiato. Hai scoperto qualcosa di nuovo, che nuovo non è per la maggior parte dei ventenni. Forse per loro sarà solo qualcosa di vissuto e rivissuto. Posizione, luogo, tempo, durata. Sei indietro. Lo sei sempre stata.
Ora un po' meno.
Ti fa sentire meglio?

Una volta riempivi pagine di diario, di racconti, frignando della tua vita non vissuta. E ora? Come le riempi quelle pagine?
Non le riempi più.
Sei piena? No. Ne vuoi ancora? Tanto.
Allora: riprendersi Berlino! No, troppo complicato. E poi non voglio, non mi va.

Ad altre vie, ad altre case, ad altri letti verrò a piaggia. Non lì per rimestar.



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