con certezze sterili".
Le certezze sterili. Illuminazione.
Non è un'illumnaizone, ho sempre saputo di aver vissuto avendo bisogno di certezze.
Ho trovato tutto tranne le certezze.
«Stai calma, prendiamo quel che viene».
E' bello sentirselo dire. Sarebbe stato più bello se ci avessi creduto, se ci avessi provato almeno per un momento.
E' una gran cazzata. Ma che vuol dire vivere di certezze?
E' una contraddizione in essere. Non è reale.
Possiamo considerare un passo avanti averlo capito. Ma di passi avanti non se ne fanno se continui a perorare la causa. Se davvero non riesci a vivere quello che accade, senza per forza aver bisogno di rassicurazioni costanti.
E' un circolo vizioso del quale non riesco a intravedere la fine.
Finisce così.
"L'aria rarefatta non produce odore
RispondiEliminanon mi cambia più l'umore
nel circuito affascinante
mi rallegri l'anima
luce intermittente"
Sai, mi sono accorto di non aver mai ascoltato Moltheni. L'ho praticamente conosciuto solo dopo aver letto questo tuo articolo...è un poeta struggente.
"L'aria rarefatta non produce odore"...CRISTODDIO! E' esattamente la stessa sensazione che mi accompagna in quella tremenda, incompiuta percezione di aporia in cui il bisogno di crescere si intreccia con la disperata ricerca di una sicurezza trasparente e scheletrica.
E' la mia vita, credo, ed anche la tua a quanto pare. E' la triste consapevolezza che l'esistenza è sogno, e le certezze un'illusoria colonna portante.
E' il sapersi nudi e violenti, davanti ad un mondo talmente scarno da ricordare il respiro di un pianeta morto.
Hai un bellissimo blog comunque, e scrivi splendidamente. Forse è per questo che hai pochi lettori fissi...Uno in più da oggi.
Un saluto!
Fabio.
Oh, grazie mille.
RispondiEliminaNon so mai bene cosa rispondere ai complimenti...
R.
ps Ti consiglio di ascoltare Moltheni, è davvero un poeta...
Il grazie è sufficiente :)
RispondiEliminaHo afferrato il consiglio, mi piace molto.
Fabio u.u
Son contenta che ti piaccia :)
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